Lo spettacolo a cui stiamo assistendo al senato è indegno. Mi riferisco all'epiteto di Barbato, senatore UDEUR rivolto ad un altro senatore Cusumano anch'esso UDEUR, reo di votare sì al governo Prodi. Lo so che mi unisco ad un coro fin troppo folto e che dopo questa considerazione deve arrivare la domanda: io cosa posso fare? Però lo sfogo talvolta è necessario.
La situazione è incerta ed in momenti come questi si sente ancora di più il bisogno di chiarezza, di trasparenza ma anche di autocontrollo e sangue freddo da parte delle persone che siedono nell'aula del senato, chiamate a rappresentare la Repubblica e a decidere delle sorti dell'attuale Governo italiano. Se magari non riescono ad essere responsabili per tutta la vita, almeno che ci provino durante il loro mandato elettorale!
Sapete che io sono impegnato nel Pd, per questo ancora di più sento la contraddizione tra quello che è per me fare politica e quello che vedo accadere tra i banchi del senato. Per me la politica è responsabilità, cioè chi assume un incarico politico decide di assumersi una responsabilità nei confronti della collettività, è un peso che fa riflettere prima di parlare e prima di agire, non tutti lo sentono, per fortuna in questo governo c'è chi incarna bene questo ruolo.